Il Georadar nel covo del Boss Mafioso Messina Denaro
Le Forze dell’Ordine hanno utilizzato il GEORADAR per scansionare i covi del superlatitante e boss mafioso boss Matteo Messina Denaro dopo il suo arresto avvenuto a Palermo.
L’utilizzo del GEORADAR in questo tipo di indagini consente di individuare nascondigli nei muri, nei pavimenti, botole e passaggi segreti, armi nascoste, tunnel di collegamento e di fuga, casseforti nascoste e tutto ciò che a prima vista è invisibile all’occhio e che per essere identificato avrebbe bisogno di martello, piccone, o ruspe che vadano ad effettuare interventi invasivi, ovvero distruttivi di superfici, mura, ecc per portare alla luce quanto occultato.
Con il GEORADAR invece è possibile scansionare le superfici quali muri, pavimenti, solai, giardini, armadi, ecc, vedendo in tempo reale se ci sono anomalie, ovvero nascondigli, passaggi segreti o armi nascoste, ma senza danneggiare nulla.
Una volta identificata l’anomalia, ovvero qualcosa di occultato e nascosto, sarà possibile intervenire specificatamente nell’area di interesse e nel modo più consono ed appropriato.
Tutto ciò ovviamente abbatte notevolmente i tempi ed i costi di individuazione e consente una ricerca mirata e puntuale.
Per questi motivi l’indagine GEORADAR è definita NON invasiva ovvero NON DISTRUTTIVA, in quanto consente la verifica dentro i materiali e dentro qualsiasi superficie, senza dover danneggiare con scavi o scassi i materiali e le superfici.
Tale tipo di indagine può essere effettuata su tutti i tipi di materiali naturali, terra, ghiaccio, ecc, ma anche sui materiali costruiti dall’uomo come plastiche, resine, silos, strade, edifici, alimenti, ecc.
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